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Progetto Pilota

Progetto Pilota” per un Corso finalizzato al “Trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare (D.C.A.) con il Training Autogeno Respiratorio e di Sensibilizzazione sensoriale per la Psicoprofilassi (T.A.R.S.P.)”.

In collaborazione con il Comune di Caprarola (VT) è stato proposto, presentato e svolto il Progetto sopra indicato.

Tale Progetto consisteva in un Corso, della durata di quattro mesi, rivolto a tutte le persone che avessero voluto parteciparvi, che sarebbe stato svolto a titolo gratuito e dove era previsto  sia un incontro settimanale in “aula” che  una cena in un ristorante della zona dove, ognuno, avrebbe pagato la sua quota.

Il Corso, quindi, era strutturato in diciannove incontri in “aula” e diciassette cene al ristorante. Cene, il cui scopo era molto importante proprio per l’applicazione pratica di ciò che si andava imparando durante la parte, più specificatamente teorica, relativa al trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare.

Il Corso, diviso in due periodi per la sua interruzione durante il mese di agosto, avrebbe avuto inizio il 20 maggio 2014 e sarebbe terminato, per la sua prima parte, il 22 luglio 2014 e, il secondo periodo, avrebbe avuto inizio il 9 settembre 2014 per terminare il 4 novembre 2014.

Alla presentazione del Corso, avvenuta il 10 maggio 2014 nella Sala del Consiglio Comunale di Caprarola, con la partecipazione del Sindaco Sig. Eugenio Stelliferi che ha aperto l’incontro con una suo circostanziato intervento, è stata consegnata, ai presenti, una locandina (allegata) [1] che esplicitava il significato e lo scopo del Progetto finalizzato a realizzare un ampliamento della nostra personalità mediante l’acquisizione di uno stato di “calma”, cioè di quella predisposizione  che consente di affrontare situazioni e di prendere decisioni, anche difficili, nelle condizioni  psicofisiche di maggiore serenità possibile.

Con il proseguire del lavoro svolto durante gli incontri, mediante l’allenamento su e tra di noi, ci saremmo orientati nel cercare di realizzare quel nuovo equilibrio interiore che ci avrebbe potuto permettere di acquisire un diverso orientamento sia verso l’alimentazione che verso il cibo.

Tale risultato verso il Comportamento Alimentare, però, non sarebbe stato da considerarsi come il fine ultimo dell’allenamento svolto con il Training Autogeno Respiratorio e di Sensibilizzazione sensoriale per la Psicoprofilassi, ma “solo” un epifenomeno che si sarebbe strutturato e realizzato in quel più ampio cambiamento che noi avremmo guidato e sostenuto in noi stessi.

Ho chiarito, subito dopo la presentazione e la discussione sul contenuto dell’opuscolo, che il Corso avrebbe previsto “sempre” la ripetizione degli stessi esercizi, condizione molto vantaggiosa se si fosse mancati a qualche incontro,  e che questi esercizi potevano, e sarebbe stato auspicabile che fossero, alcune volte svolti da soli e altre  in coppia; coppia da costituirsi a libera scelta dei partecipanti e che, possibilmente, venisse cambiata di volta in volta.

Inoltre “sollecitavo” l’importanza della ripetizione pratica degli esercizi; ripetizione da svolgersi a casa o in altri luoghi, tra un incontro e l’altro, di quanto stessero imparando dedicando, a tali ripetizioni, brevi periodi di tempo ma prestando la massima attenzione agli esercizi che stavano ripetendo e sui quali si stavano esercitando.

Infine facevo presente, ribadendolo, che per tutti coloro che avessero partecipato al Corso non veniva richiesto che modificassero le loro abitudini alimentari ma che, invece, continuassero a comportarsi, a riguardo, come avevano sempre mangiato in precedenza. La dott.ssa Barbara Loppi, presente all’incontro in veste di esperta, avrebbe effettuato le valutazioni antropometriche necessarie, con cadenze stabilite e finalizzate, “soltanto”, a rilevare i parametri fisici delle persone e che non avrebbe dato consigli o suggerimenti in campo alimentare/nutrizionale.

Concludendo ho comunicato, e ribadito, che il Corso sarebbe stato svolto a titolo completamente gratuito e che veniva richiesto solo l’acquisto di uno stetoscopio di tipo economico, necessario per lo svolgimento di alcuni esercizi del Training Autogeno Respiratorio e di Sensibilizzazione sensoriale per la Psicoprofilassi, oltre che il pagamento delle quote individuali, ed uguali per tutti, relative al costo delle cene da effettuarsi durante il Corso.

Tutti insieme, e dopo un ampio confronto di idee, abbiamo convenuto che il Corso sarebbe stato strutturato, come proposto in diciannove incontri, con frequenza settimanale e della durata di circa un’ora ognuno, da svolgersi in gruppo e in un saloncino per allenarci alla pratica del Training Autogeno Respiratorio e di Sensibilizzazione sensoriale per la Psicoprofilassi sia nel suo fine generale che nel suo specifico orientamento finalizzato al trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare.

Venivano, inoltre e di comune accordo stabilite,  “modificando i parametri iniziali proposti”, soltanto tre cene, da svolgersi tutti insieme e con la libera partecipazione delle persone in un ristorante del posto, dove ognuno avrebbe provveduto al pagamento della sua quota, eguale per tutti compreso il Conduttore, e che le cene sarebbero state fissate per tempo e in anticipo.

Le cene non sarebbero state “misere”, ma di qualità e abbondanti nella quantità, oltre che con un’ampia scelta di cibi e di bevande dove, solo la quantità del vino, era fissata a un massimo di ¼ di litro a persona oltre che sarebbe valsa la regola di non poter richiedere nient’altro al di fuori di quanto stabilito e fissato per la cena come:  biscottini, gelati, dolci, liquorini etc.

Ho anche detto ai presenti che, ove si fosse reso necessario, all’inizio del Corso avrei tenuto qualche incontro in più per facilitare, a tutti loro completamente neofiti, il prendere confidenza con i primi rudimenti degli esercizi da svolgere oltre che, se si fosse costituito più di un gruppo, le persone avrebbero potuto scambiarsi tra i vari gruppi.

Ho riassunto che il Corso, stante quanto concordato  tutti insieme, sarebbe stato strutturato in diciannove incontri in “aula” e tre cene al ristorante più gli eventuali pochissimi incontri aggiuntivi e solo se ce ne fosse stata la necessità.

Infine abbiamo stabilito, sempre di comune accordo, che non sarebbe stata fatta alcuna selezione di persone per età, sesso, condizioni fisiche, psichiche o quant’altro e che tutti coloro che si fossero iscritti avrebbero iniziato il Corso il 20 maggio 2014.

Alla data stabilita del 20 maggio 2014 è iniziato il Corso,  ed è importante fare  un’ulteriore constatazione su dei fatti nati  a posteriori: alcune persone hanno potuto iniziare a frequentare solo “dopo” l’inizio degli incontri in quanto la loro richiesta è stata accettata da tutti i componenti del gruppo. Evidenzio, che anche queste persone “nuove”, si sono ben integrate e senza alcuna difficoltà  fin dai  primi incontri in quanto avevano già assistito, come osservatori esterni, allo svolgimento della sequenza degli esercizi che si ripeteva in modo costante.

Hanno concluso il Corso, con la partecipazione all’incontro del 4 novembre 2014, in diciotto persone anche se altre, pur avendo iniziato e concluso la prima parte degli incontri, o non hanno più frequentato o non hanno concluso il Corso partecipando all’incontro di chiusura stabilito.


SEMANTICA:     studio dei significati espressi dalle strutture linguistiche.

LA NOSTRA LOCANDINA

Trattamento:     modo di lavorare, di modificare qualcosa al fine di migliorarne la qualità.

dei DISTURBI: sono le anomalie delle normali funzioni sia fisiche che psichiche.

del COMPORTAMENTO: modo di agire direttamente osservato di una persona. Si riferisce, con estrema chiarezza, alle azioni compiute.

ALIMENTARE: ha due significati, ambedue corretti, che dipendono dal contesto in cui il termine viene usato. AGGETTIVO: che serve da alimento, commestibile. VERBO: TRANSITIVO; nutrire, fornire alimenti. RIFLESSIVO; nutrirsi, rifornire di alimenti il proprio corpo.

TRAINING: istruzione, preparazione, addestramento, esercizio, pratica, allenamento.

AUTOGENO: che si produce da sé.

con il

Training Autogeno: forma di rilassamento fisico e mentale che si raggiunge, inizialmente, con la concentrazione fino a diventare, con l’esercizio, una “risposta automatica”.

Respiratorio: relativo al processo della respirazione intesa sia come funzione essenziale per la vita che di “importante attività regolatrice” delle funzioni psicosomatiche.

PSICHE:     nella psicologia e nell’uso comune il complesso dei processi e delle funzioni che costituiscono e caratterizzano sia la vita cosciente che inconscia di una persona.

SOMA: corpo.

PSICOSOMATICO: fenomeno che interessa contemporaneamente sia la sfera psichica che fisica.

e di

Sensibilizzazione sensoriale: processo con il quale viene sviluppata la capacità di recepire ed elaborare sensazioni e impressioni sia attraverso gli stimoli dovuti ai sensi che con lo sviluppo della percezione e dell’appercezione.

PERCEZIONE: processo attraverso cui si prende coscienza delle cose utilizzando i sensi o l’istinto; è un “atto conoscitivo” in generale.

APPERCEZIONE: ultima fase dell’attenzione percettiva, nella quale ciò che è stato compreso in modo chiaro acquista una predominanza nella coscienza della persona.

COSCIENZA: consapevolezza di sé come insieme di attività, volontà, giudizi e sentimenti.

per la

Psicoprofilassi: PROFILASSI: l’insieme delle regole e delle azioni dirette alla prevenzione di un “evento spiacevole”; in medicina “malattia”, in psicologia “disturbo psichico”. Quindi,  profilassi riferita alla PSICHE,  far sì che “questa” continui a “funzionare bene” anche quando venisse sottoposta a stimoli forti perturbanti (distress).

(T.A.R.S.P.)

AFORISMA:

E’ importante “sostenere” ogni persona affinché possa
riappropriarsi di se stessa nella sua singola individualità.

Moreno Pagni